A CACCIA DI FORMAT | #MuteIt!, il silent-game dove per vincere “muto devi stare”

E’ iniziata l’estate e cheTVfa ha deciso di mettersi in viaggio. Non, però, per concedersi una vacanza, ma per scovare, in giro per il mondo, nuovi programmi – in rampa di lancio o già consolidati – ancora sconosciuti alla televisione italiana. Lente d’ingrandimento alla mano, ogni mercoledì, questo nuovo appuntamento ci porterà così “A caccia di format”.

Se a partecipare fosse Francesca Cipriani, probabilmente segnerebbe un record: quello dell’eliminazione più rapida nella storia dei game-show. Perché in Mute It! vince chi riesce a fare meno rumore possibile, a rimanere in silenzio. E no, non è propriamente il suo caso.

Dopo aver registrato ottimi ascolti in Giappone, la Nippon Television Network Corporation (Nippon TV) lo scorso aprile ha messo in vendita sul mercato internazionale i diritti del format che sfida una delle regole basilari della televisione: sfruttare il silenzio come forma di intrattenimento. D’altronde chi rimarrebbe più di cinque secondi davanti a un programma in cui regna il mutismo, dove non si canta, non si balla, non si suona né si parla? Probabilmente nessuno. O almeno fino ad ora. Perché Mute It! sembra smentire anche questa considerazione.

In ogni puntata i concorrenti sono rinchiusi in una gigantesca stanza, la Hall of Silence, costellata di trappole sonore. Qui, manche dopo manche, devono affrontare sfide sempre più complesse che richiedono sforzo fisico ed equilibrio mentale. L’unica regola: non devono mai emettere suoni, altrimenti si incorre nell’eliminazione immediata. Ogni rumore infatti è rilevato da un apposito dispositivo e nel caso superi i 50 dB, il Sound Watchman (o se preferite il Guardiano del Suono) compare improvvisamente per portare via il concorrente. Chi riesce a passare indenne le prime tre fasi, accede direttamente alla manche finale dove ci si gioca il tutto per tutto. Solo i concorrenti davvero capaci di mantenere fino alla fine silenzio e concentrazione riusciranno a portare a casa il grande premio in denaro in palio.

Sicuramente chi ha ideato Mute It! non stava di certo pensando a personaggi come la Cipriani o Tina Cipollari. Anche se, bisogna ammettere, dovesse arrivare in Italia, magari in una versione più leggera e scanzonata, vederle imbavagliate e alle prese con il Sound Watchman non sarebbe poi così male.